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3 Novembre, 2022

Al lavoro la Giuria della seconda edizione del Premio

Paolo Griseri

66 anni, torinese, ha seguito le cronache della città fin dagli anni 80. Per 15 anni è stato corrispondente del Manifesto. Nel 2000 è passato a Repubblica. Come inviato ha seguito in particolare le vicende della Fiat nel periodo di Marchionne. Nel 2020 è diventato vicedirettore della Stampa occupandosi in particolare delle cronache torinesi e delle province. Oggi collabora con La Stampa,  Repubblica e Huffington Post.  

Per Editori Riuniti, con Massimo Novelli e Marco Travaglio, ha scritto Il processo. Storia segreta dell’inchiesta Fiat tra guerre, tangenti e fondi neri (1997). Con Sergio Chiamparino ha pubblicato per Einaudi La sfida. Oltre il Pd per tornare a vincere. Anche al Nord (Stile libero Extra, 2010). Nel 2012, sempre per Einaudi, ha pubblicato La Fiat di Marchionne. Da Torino a Detroit.

Marina Forti

Giornalista e scrittrice. Ha lavorato per trent’anni a il manifesto, dove è stata caposervizio, caporedattore e inviata. Ha ricevuto il Premiolino (1999) per la sua rubrica Terraterra e il premio Elsa Morante per la comunicazione (2004) per il libro La signora di Narmada. Le lotte degli sfollati ambientali nel Sud del mondo (Feltrinelli, 2004). Ha pubblicato Il cuore di tenebra dell’India. Inferno sotto il miracolo (Bruno Mondadori, 2012). Il suo ultimo libro è Malaterra. Come hanno avvelenato l’Italia (Laterza, 2018). Collabora con Internazionale, Altreconomia, e altre testate. È vicedirettrice della Scuola di giornalismo della Fondazione Lisli e Lelio Basso.

Vincenzo Vita

(Salerno, 1952, cresciuto a Milano e da anni residente a Roma), giornalista, è Presidente dall’aprile 2015 dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, nonché dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra.

Deputato con l’Ulivo nel 1996, è stato Sottosegretario del Ministero delle Comunicazioni fino al 2001. Dal 2003 al 2008 ricoprì la carica di Assessore alla cultura della Provincia di Roma. Dal 2002 al 2003 componente del consiglio di amministrazione del “Palaexpo” di Roma. Da 2002 al 2007 ha tenuto corsi come docente a contratto presso l’Università di Sassari sulle teorie dei media.

Senatore del Pd nel 2008, è stato Vicepresidente della Commissione istruzione. Ha pubblicato, tra l’altro: “Dopo i mass media” (Ed. Associate, 1993), “L’inganno multimediale” (Meltemi, 1998), insieme a Latini, “Il ’68 –un evento, tanti eventi, una generazione” (Franco Angeli, 2008), “Rosso digitale. L’algoritmo di Marx” (manifestolibri, 2019), “La disfida della Par Condicio. 20 anni dopo”( The Skill, 2020, libro collettivo a cura di Luca Romano). Ha scritto numerosi articoli e saggi sui temi della comunicazione, collaborando –tra l’altro- alla stesura di diverse leggi in materia. Fa parte dell’International Institute of Communication. Collabora con  il quotidiano “il manifesto”, con i quotidiani online “Blitzquotidiano” e Jobsnews”,  con la rivista “Critica marxista” e con il sito di  “Articolo21” della cui associazione è Garante.

Simona Carnino

Giornalista freelance e documentarista specializzata in diritti umani, tematiche migratorie e America Latina, dove ha vissuto e investigato sul campo l’impatto dei conflitti politici, economici e ambientali sulle popolazioni locali e indigene.

Tra i suoi documentari, “Aguas de Oro”, la serie per il web “Passaggi – Quando gli Stranieri fanno integrazione” e “The Power of Passport”.

Ha pubblicato i suoi lavori su testate nazionali e internazionali, tra le quali Internazionale, Sky, Repubblica, El País, Lifegate, Altraeconomica.

Nel 2020 ha vinto il premio Mimmo Cándito per un Giornalismo a Testa Alta con il reportage Viaggiare Bagnati – L’epopea dei migranti centroamericani all’epoca di Trump, Missioni Consolata, luglio 2019.

23 Settembre, 2022

I 40 anni di Sabra e Shatila nel ricordo vivido di Mimmo (e ciò che successe in redazione)

La settimana scorsa, Il Manifesto ha pubblicato la cronaca della commemorazione della strage di Sabra e Shatila, alle porte dell’abitato di quest’ultima. Furono due giornalisti italiani, Stefano Chiarini e Maurizio Musolino, a volere fortemente negli anni seguenti un memoriale che non si sa se sarà destinato a rimanere, per ricordare le vittime del massacro (“forse tremila”, scrive Mimmo qui sotto) compiuto fra il 16 e il 18 settembre del 1982 dai Falangisti libanesi con la complicità dell’esercito israeliano che circondava i due campi profughi palestinesi. 

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20 Settembre, 2022

Il reportage sul Mozambico di Marco Benedettelli  vincitore del PMC

Il 16 settembre scorso è uscito sull’Avvenire, inserto Economia Civile, uno dei réportages realizzati in Mozambico dal vincitore della prima edizione del Premio Mimmo Càndito, sezione Progetti d’Inchiesta. 

Uno sguardo approfondito nello scenario dell’attuale ricerca di nuove fonti energetiche, in sostituzione del gas russo. “Il Mozambico del Nord si prospetta come un’ennesima area di conflitti e sovrapposizione di interessi la cui vittima principale sarà ancora una volta la popolazione locale”, ci spiega il prof. Alessandro Triulzi.

Qui la pagina del quotidiano della CEI

19 Settembre, 2022

Sono aperte le iscrizioni alla diciottesima edizione della Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio e Lisli Basso.

La prestigiosa Scuola di Giornalismo della Fondazione Basso di Roma è legata al Premio Mimmo Candito da un accordo di collaborazione siglato nel settembre 2021 per l’ edizione n. 17 della Scuola e ora rinnovato. Una partnership nel segno del più alto concetto di giornalismo. Gli allievi del corso 2021 partecipano, con una propria valutazione, alla proclamazione dei vincitori della seconda edizione del nostro Premio. L’annuncio nelle prossime settimane, la giuria è al lavoro.

Il corso annuale di giornalismo e comunicazione multimediale, della durata di 930 ore totali, prevede 600 ore di lezioni frontali, 30 ore seminariali e 300 ore di tirocinio formativo presso una testata giornalistica convenzionata: tra le altre Altreconomia, Collettiva, Confronti, Domani,
Gruppo GEDI (Huffington Post, La Stampa, Radio Capital, Visual Desk), Il Fatto Quotidiano, il Foglio, il manifesto, Internazionale, IRPI – Investigative Reporting Project Italy, Left, L’Essenziale, Open Migration, Oxfam, Radio popolare, Radio Vaticana, Sky TG24, Staffetta quotidiana, 9colonne agenzia giornalistica
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8 Settembre, 2022

Julian Assange, dal Lido di Venezia «no all’estradizione»

di Vincenzo Vita – da “Il Manifesto” – 7 settembre 2022

Nel pomeriggio dello scorso lunedì, alla Casa degli autori al Lido di Venezia, nel corso della Biennale cinema, si è tenuto un evento di straordinaria importanza per la libertà di Julian Assange.

Infatti, il presidente dell’ordine nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli – accompagnato dalla segretaria generale Paola Spadari, insieme a Maurizio Paglialunga, Gianluca Amadori e Giuliano Gargano- ha consegnato la tessera professionale al giornalista fondatore di WikiLeaks impropriamente considerato dagli accusatori non appartenente alla categoria.

Si è sanato un vulnus, ancorché fosse noto che una organizzazione ordinistica non esiste in molti paesi, tanto meno nell’Australia dove nacque Assange.

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