Chi siamo

L’Associazione “Premio Mimmo Cándito per un giornalismo a testa alta” nasce a 9 mesi dalla scomparsa di Mimmo, avvenuta il 3 marzo del 2018.

L’Associazione oltre ad onorare la figura di Mimmo, promuove, sostiene ed incoraggia il giornalismo di inchiesta, libero ed indipendente, secondo le principali linee guida del cronista di guerra Mimmo: indipendenza e rispetto per i fatti.

L’Associazione ha deliberato l’istituzione di un Premio annuale destinato ad un giornalismo di inchiesta e di analisi in lingua italiana nel campo della politica internazionale.


I membri dell’Associazione

(clicca sul nome per approfondire la biografia)

Marinella Venegoni, Presidente dell’Associazione e rappresentante legale
Giornalista e critica musicale per il quotidiano “La Stampa”. Laureata in filosofia, insegnante di ruolo di storia e filosofia, ha abbandonato il campo per seguire la passione per il giornalismo. Ha seguito migliaia di concerti, intervistato centinaia di protagonisti dell’universo pop e rock, dai Rolling Stones a Madonna, da Battiato a Carmen Consoli, dai Radiohead a Mahmood. Conta nel suo curriculum 37 edizioni del Festival di Sanremo. È stata per due volta, nei ’90 e poi dal 2009 al 2014, sindaca del suo paese natale, Crescentino. Ha formato con Mimmo per 44 splendidi anni una coppia solida, complice e un po’ scombiccherata, che mescolava la tragicità di certe esperienze di lui con l’allegrezza delle frequentazioni di lei.
Gian Giacomo Migone, Vice Presidente
Per 45 anni ha insegnato storia dell’America Settentrionale e storia delle relazioni Euroatlantiche presso l’Università degli studi di Torino. Dall’età di 16 anni ha collaborato a numerose testate. Nel 1984, insieme con altri amici e colleghi, ha fondato “L’Indice dei libri del mese” che ha diretto per sei anni. Dal 1994 al 2001 ha presieduto la Commissione Affari Esteri del Senato.
Fabrizio Assandri, Vice Presidente
Torinese, nato nel 1984, è giornalista professionista. Collabora con La Stampa, si occupa di cronaca di Torino, scienza e ricerca. Ha collaborato con il settimanale “La voce del popolo” e il quotidiano “Avvenire”, è stato studente di Mimmo Cándito, suo relatore della tesi di laurea triennale, sul discorso di Ratisbona nei quotidiani italiani, e di quella specialistica, sulla beatificazione dei martiri della guerra civile nei giornali spagnoli.
Marina Verna, Vice Presidente
Torinese, pianista mancata per scarsità di talento, insegnante  di lettere per necessità, miracolata dal destino con un’assunzione alla Stampa che l’ha rivelata a se stessa e ne ha fatto per trent’anni una giornalista felice.


Promotori e firmatari del progetto

(clicca sul nome per approfondire la biografia)

Domenico Affinito

Giornalista del “Corriere della Sera”, dove lavora nella redazione “Dataroom” di Milena Gabanelli.
Ha 47 anni ed è giornalista pubblicista dal 1993 e professionista dal 2000. Dopo aver scritto per anni di cronaca nera e giudiziaria, ha iniziato a occuparsi di esteri con la parte finale delle guerre balcaniche, in Kosovo. Ha viaggiato per oltre 40 paesi, anche se le permanenze più lunghe si registrano nei Balcani, nel Vicino e Medio Oriente e nei Paesi arabi del nord Africa. Dal 2009 si è occupato prevalentemente di politica italiana ed europea. Già inviato dell’agenzia stampa Agr e di Rcd (Redazione Contenuti Digitali del gruppo Rcs) è stato anche redattore senior a Io Donna. Come saggista è coautore di due raccolte (“L’inganno quotidiano. I media, l’informazione e i diritti umani”, “Dispacci dal fronte. Storie mai raccontate”), mentre i suoi reportage e le sue foto sono stati pubblicati da diverse riviste italiane. Dal 2003 al 2017 è stato Vice Presidente della sezione italiana di “Reporters sans Frontières”.

Remo Bassetti

Nato a Napoli, vive e lavora a Torino come notaio. Scrittore, giornalista, blogger, consulente di comunicazione. Autore di saggi nella materie più varie, dalla filosofia politica alla storia dello sport o dal diritto al marketing, e di un romanzo. È in uscita il suo primo libro di poesia. Tra il 2005 e il 2008 ha ideato e diretto la rivista culturale “Giudizio Universale”. Ha sperimentato la pubblicazione gratuita di un e-feuilleton.

Claudia Bergia
Dirigente del Ministero dell’interno presso la Prefettura – U.T.G. di Cuneo. Laureata in Scienze Politiche-Indirizzo Politico Amministrativo ed in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino. Iscritta all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti dal 1993. Iscritta all’Albo dei Docenti della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno di Roma. Presidente del Centro Culturale “don Aldo Benevelli” di Cuneo, organizza dall’Ottobre 2013 due cicli annuali di incontri pubblici su temi di attualità  che hanno sempre visto la partecipazione di Mimmo Cándito. Presidente Onorario del Service Center Onlus, associazione di volontariato e promozione sociale in aiuto alle persone in difficoltà, voluta e fondata da don Aldo Benevelli, che ha aperto a Cuneo una struttura di accoglienza per emergenze abitative temporanee.
Lorenzo Bianchi
Nato a Bologna, ha esordito nel 1989. Da allora tenta di mettere in pratica la filosofia di Egisto Corradi, lo storico corrispondente del Corriere della Sera convinto che consumare le scarpe sia la vera onestà intellettuale del reporter. È stato catturato dalla Guardia Repubblicana irachena alla fine della prima guerra del Golfo mentre tentava con altri colleghi di raccontare la rivolta degli sciiti di Bassora contro il regime di Saddam. Durante il secondo conflitto del Golfo, nel 2003, è stato arrestato da militanti del partito di Saddam e ha scontato dodici giorni di detenzione alberghiera prima di raccontare l’arrivo dei marines il 9 aprile. Con Giovanni Porzio ha pubblicato “Top secret, l’inganno del Golfo”, e con altri autori “Il braccio legato dietro la schiena”. Dal 1989 ha seguito nove conflitti in America Centrale, nei Balcani, in Medio Oriente, in Africa e in Afghanistan. Dal 2006 al 2012 è stato nel sud del Libano, in Libia e in Siria. Nel Kurdistan turco è stato osservatore internazionale del voto per il Parlamento invitato dal partito filo curdo Hdp. Nel 2016 ha inviato reportage sulla repressione turca ai danni della minoranza curda. È stato espulso dalla Turchia con decreto che lo qualificava come pericolo per la “public security” perché voleva fare l’osservatore indipendente del voto presidenziale nella zona di Diyarbakir. Ha vinto il premio ‘Saint Vincent” di giornalismo, il premio “Antonio Russo” per il reportage di guerra e il premio “Guidarello” alla carriera. Il suo dossier di controinformazione sulla vicenda dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è stato adottato dal collegio internazionale di difesa dei militari con l’assenso del ministro degli esteri.
Luciano Borghesan
Giornalista professionista. Nel 1973 ha iniziato l’attività giornalistica con emittenti locali TeleTorino e Radio Europa3, nel 1978 è assunto dall’Editrice La Stampa: prima a Stampa Sera e dal 1990, fino al 2011, a La Stampa è stato cronista di politica regionale. Dal 1996 al 2001 nella giunta della Federazione Nazionale Stampa Italiana. Socio onorario dell’Associazione delle Vittime del terrorismo. È presidente del Circolo della Stampa-Sporting.
Anna Bravo
ha insegnato storia sociale all,Università di Torino, fra i suoi lavori recenti “Parigi/Praga: dalla differenza alla separazione, Il sessantotto sequestrato”, “8 settembre” e “Raccontare per la storia. V Lezione Primo Levi”.
Dario Buzzolan
Laureato in Filosofia teoretica con Gianni Vattimo, ha pubblicato otto romanzi tra cui “Dall’altra parte degli occhi” (Premio Calvino 1998), “Tutto Brucia”, “I nostri occhi sporchi di terra” (finalista Premio Strega 2009), “La vita degna”. Autore di programmi tv, ha lavorato tra gli altri con Bianca Berlinguer, Massimo Gramellini, Enrico Ghezzi, Gerardo Greco, Gabriele La Porta, Federica Sciarelli, Andrea Vianello, Michele Santoro. Ha scritto testi teatrali e collaborato con “La Repubblica, “Linus”, L’Indice dei libri del mese”. Figlio secondogenito di Ugo Buzzolan, inventore della critica televisiva, ha ereditato da lui, con gioia, la grande amicizia con Mimmo e Marinella.
Giuseppe Cándito
Nipote di Mimmo, Dirigente di Azienda con esperienza in Multinazionali nello sviluppo delle vendite a livello Nazionale e Internazionale. Padre di famiglia con 2 figlie adolescenti. Appassionato viaggiatore e sportivo con stesso orgoglio di Mimmo per il Sud.
Paola Caramella
Laureata in interpretazione e traduzione presso la SSLMIT di Trieste. La passione per la fotografia e per il web mi hanno portato prima a lavorare presso IBM e poi a 123rf.com dove mi occupo di fotografia e assistenza tecnica per la Francia e il Portogallo.
Maurizio Primo Carandini
Dirigente scolastico, ufficiale al merito della repubblica Italiana. Ideatore e fondatore di Ce.St.In.Geo. Centro Studi Internazionali di Geopolitica. Musicista, compositore e musicoterapista. Impegnato con charity importanti tra cui quella legata al terremoto in Abruzzo dove ha gemellato l’Istituto Comprensivo di Valenza A con l’Istituto Comprensivo di Civitella del Tronto plesso di Favale.
Laura Carassai
Marchigiana ma a Torino dal 1980, entrata a La Stampa giovanissima con una borsa di studio FIEG/Fnsi ha lavorato alle Province, poi agli Spettacoli. Ha diretto le Cronache italiane ed è stata caporedattore delle Edizioni locali e per due anni caporedattore centrale. Ora si occupa per La Stampa di eventi sociali, come la lotta al bullismo nelle scuole.
Franco Carrer
Ha lavorato in pubblicità ed è molto fiero della sua colazione con Nutella accompagnata da Pavarotti che canta “Buon giorno”; al momento scrive racconti e bada a una colonia di gatte brutterelle e simpatiche.
Giovanni Cerruti
A La Repubblica dai numeri zero del novembre 1975; a La Stampa dal 1982 tra Roma, Napoli e Milano. Si è occupato di (quasi) tutto, anche del campionati italiani di CicloTappo. Tra Pakistan, Afghanistan e Libia, con Mimmo si è divertito il giusto, ha sacramentato parecchio e imparato tanto.
Alessandra Comazzi
Giornalista, critico televisivo: in oltre settemila articoli ha analizzato la televisione e i suoi cambiamenti. Comincia a scrivere per i giornali alla fine del liceo, nel 1975. Responsabile del settore Spettacoli, de “La Stampa” per vent’anni. Realizza e lancia settimanali: “TorinoSette”, “In tivù”. Ha diretto la prima web tv italiana dedicata a architettura e paesaggio, archiworld.tv. Ha insegnato all’Università (cattedra di Analisi e Critica della televisione) e insegna al Master di giornalismo di Torino. Ha scritto e realizzato programmi radiofonici e televisivi, «Gente di Broadway», “Televisionando”, “Trebisonda”. Ha un blog, Cose di tele, e cura una seguitissima pagina di critica su Facebook.È presidente dell’Associazione Stampa Subalpina, sindacato dei giornalisti piemontesi.
Vittorio dell’Uva
Classe 1943, muove i primi passi della sua carriera presso i quotidiani Napoli Notte e il “Roma”. Professionista dal 1970 viene assunto sette anni più tardi da “Il Mattino” dove alterna il lavoro in redazione con servizi da inviato, fino alla svolta del 1982 quando, in occasione dell’invasione israeliana del Libano è chiamato per la prima volta, a svolgere il lavoro di corrispondente di guerra. E’ presente sugli scacchieri della prima e seconda guerra del Golfo con servizi dall’Arabia Saudita, dal Kuwait e dall’Iraq. Il lavoro lo porta anche in Somalia e, nel Ruanda insanguinato dalla lotta tra tutsi e hutu. Nel 2001, dopo l’attacco alla Torri Gemelle, si muove per mesi tra il Pakistan e l’Afghanistan, Gli ultimi impegni professionali sui fronti di guerra sono legati alla cosiddetta “primavera araba” seguita dalla Tunisia e dalla Libia. Ha fatto da corrispondente per Radio Montecarlo e per il settimanale spagnolo Tiempo, gli sono stati attribuiti premi professionali tra i quali il “Max David” e il “Saint Vincent”.
Franco Di Mare
Giornalista professionista dal 1983, è uno dei volti più noti di RAI1 dove attualmente conduce la trasmissione Uno Mattina. Inviato speciale per il TG2 dal 1991 e dal 2002 per il TG1, ha seguito tutti i conflitti degli ultimi venti anni: Bosnia, Kosovo, Somalia, Mozambico, Algeria, Albania, Etiopia, Eritrea, Ruanda, prima e seconda guerra del Golfo, Afghanistan, Timor Est, Medio Oriente e America Latina.Per l’intensa e qualificata attività professionale ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui due Oscar della Televisione, il premio “Giornalista dell’anno”, il premio “Cimitile”, il premio “Maria Grazia Cutuli”, il premio “Ilaria Alpi”, il premio Internazionale “Eserciti e Popoli”, il premio “Personalità europea dell’anno”, il premio “Città di Fiumicino”, il premio “A prescindere” ed il premio “Margutta”.
Raffaele Fiengo
È nato a Cambridge, Mass (Usa) il 1 luglio 1940. Per oltre 35 anni uno dei responsabili della sezione “Cultura” del “Corriere della sera”, come storico rappresentante dei giornalisti di via Solferino, propone l’indipendenza anche giuridica del primo quotidiano italiano. Per la Commissione Anselmi ha scritto il Rapporto-dossier “Raccolta dei materiali per una maggiore comprensione dei rapporti tra la loggia massonica P2 e i giornali del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera”, pubblicato negli atti delle Camere. Cofondatore di Lsdi. Ultimo libro uscito “Il cuore del potere”. Ha insegnato “Linguaggio giornalistico” all’Università di Padova. È nel comitato scientifico della Fondazione Paolo Murialdi.
Marco Francalanci
Nasce a Genova il 5 agosto 1944. Nel 1966 viene assunto come redattore da “Il Secolo XIX”. Cronista di nera, politica, giudiziaria, costume, inviato di sport, nel 1975 si laurea in Scienze Politiche, indirizzo Storico-Politico, all’Università di Torino, relatore il professor Giangiacomo Migone, con una tesi sul Caso Watergate. Capocronista dal 1978, negli anni più difficili del terrorismo brigatista e di quello neofascista a Genova. Nel 1980 diventa responsabile della pagina degli Esteri e segue da inviato avvenimenti dal primo vertice Reagan-Gorbaciov a Ginevra, alla caduta del Muro di Berlino. Nel 1990 passa a “La Repubblica” di Torino fino al 2002. Poi una serie di reportage per “Il Secolo XIX”, “Repubblica”, “Tuttolibri de La Stampa”, il settimanale “Oggi”. Nel 2017 pubblica “La Busta Gialla”, romanzo storico su una vicenda realmente accaduta durante la guerra civile a Genova nel 1944.
Giuseppe Giulietti
È presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana. Classe 1953, laurea in Lettere, iscritto all’Ordine dei giornalisti del Veneto dal 1982, ha lavorato per quasi quarant’anni in Rai. È stato vicesegretario nazionale della FNSI e segretario dell’Usigrai, il sindacato di base dei giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo. Durante l’attività di parlamentare è stato componente della Commissione di Vigilanza Rai e della Commissione Cultura della Camera. Fu tra i fondatori dell’associazione “Articolo21”, di cui è stato portavoce.
Lucia Goracci
Corrispondente della Rai da Istanbul. Entra in Rai nel 1995 da praticante giornalista, dopo una selezione per pubblico concorso. Prima destinazione la Tgr Sicilia, quindi nel 1999 a Rainews24, poi al Tg3 dove diventa inviata di Esteri e nuovamente a Rainews. Per la Rai viaggia in diversi teatri di guerra, soprattutto in Medio Oriente. In Siria, Iraq, Afghanistan, Libano, Israele e Autorità Palestinese, Egitto, Libia, Tunisia, Iran, Turchia. Più di recente, copre in Europa gli attentati di Parigi e Nizza; la guerra in Ucraina; gli attentati terroristici all’aeroporto e nel metro di Bruxelles.L’attività di inviato di guerra le è valsa diversi riconoscimenti giornalistici, tra questi il premio “Antonio Russo”, il premio “Ilaria Alpi”, il premio “Luigi Barzini”, il premio “Luchetta”, il “Premiolino” e il premio “Mario Francese”.
Giovanna Lio
Calabrese di nascita, romana di adozione. Giornalista da più di trent’anni, dopo una laurea in Filosofia e un decennio di glorioso precariato tra radio, cinema e televisione. Reporter, inviato, conduttore, caporedattore prima a “TMC-La 7”, poi a “Skytg24”, dove al momento cura le fasce quotidiane di approfondimento. Ho vissuto e persino raccontato decenni formidabili a cavallo fra vecchio e nuovo secolo, fra disintegrazioni e speranze.Sono nata nel 1956, l’anno della scarpa di Krushev, e non solo. Qualcosa vuol dire. Quanto meno, che sono stata molto, molto fortunata.
Anna Masera
È Public Editor (garante dei lettori) a La Stampa a Torino (dove è caporedattrice ed è stata già social media editor e web editor dalla fine del 1999) e dal 2016 è direttrice del Master in Giornalismo all’Università di Torino. È stata per due anni capo ufficio stampa alla Camera dei Deputati, nel 2014 e 2015, in aspettativa da La Stampa, con l’incarico di digitalizzare la comunicazione.È laureata a Yale in Storia, con un Master in Giornalismo alla Columbia University.
Mario Montalcini
Dottore Commercialista, Economista e Advisor, si è laureato  presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Torino.È stato ed è amministratore delegato di vari enti e società in Italia e all’estero.È autore di diverse pubblicazioni e svolge attività di docenza presso l’Università degli Studi di Torino.Partecipa regolarmente come relatore a corsi e conferenze.È altresì partner e amministratore dello Studio Dottori Commercialisti Bonizzi, Borgarello, Casetta, Montalcini, Tatangelo, Arcozzi – Masino, Menis & Associati ove si occupa di assistenza nella gestione societaria e nello sviluppo di progetti complessi.
Mara Filippi Morrione
Architetto paesaggista, ha condiviso con il marito Roberto Morrione l’impegno civile e la passione per un’informazione “senza slalom”. Dalla sua morte nel 2011 è portavoce dell’associazione e del premio a lui dedicati. E’ inoltre membro della giuria del Premio Morrione che ogni anno sceglie e premia progetti d’inchiesta di giovani talenti del giornalismo investigativo. Ha collaborato alla realizzazione del “Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia”, uno dei progetti che Roberto Morrione non aveva fatto in tempo a terminare.
Luigi Offeddu
Assunto da Indro Montanelli al “Giornale Nuovo” dal 1980, segue le rivoluzioni dell’Est Europa e dal 1990 è corrispondente per l’Urss da Mosca. Nel 1994, segue Montanelli alla “Voce”, come inviato. Dal 1994 al 1997 è caporedattore scienza ed esteri a “Panorama”. Dal 1997 al “Corriere della Sera”, di nuovo come inviato estero, e per un anno negli Usa subito dopo l’attentato alle Due Torri. Dal 2007 al 2015 corrispondente da Bruxelles per la Ue. Attualmente in pensione, collabora al “Corriere” e “Sette”.Ha scritto fra gli altri libri “La sfida dell’acciaio”, “Milano da Morire”, “Questa America”, “Storia del bene”.
Giovanni Porzio
Giornalista, scrittore, fotoreporter, è stato per quasi 30 anni inviato speciale del settimanale Panorama. Oggi collabora con il Venerdì di Repubblica. Ha vinto numerosi premi giornalistici tra cui il prestigioso “Max David” per i suoi reportage dall’Afghanistan. Ha scritto nove libri: “Guida al Medio Oriente”, “Cory”, “Top secret: l’inganno del Golfo”, “Inferno Somalia”, “Cuore nero”, “La guerra del Golfo”, “Cronache dalle terre di nessuno”, “Un dollaro al giorno”, “Le mani nel cuore”.
Alberto Simoni
Trentino, classe 1973, è responsabile della Redazione Esteri de “La Stampa”. Da due decenni, prima per “Avvenire” e dal 2010 per “La Stampa”, segue la politica internazionale e ha scritto, come inviato, fra l’altro di elezioni americane, britanniche e tedesche. Appassionato di geopolitica, ha pubblicato due libri sulla presidenza Bush.
Marino Sinibaldi
Alberto Sinigaglia
Veneziano, giornalista, cresciuto a Milano alla Mondadori (tra “Epoca”, “Panorama” e la direzione letteraria), dalla fine del 1970 è alla “Stampa”, dove nel novembre 1975 ha fondato il settimanale “Tuttolibri” con Arrigo Levi e Carlo Casalegno, per poi assumere a lungo la responsabilità della Terza pagina e dei servizi culturali del quotidiano torinese. Docente nelle Università di Torino, Bologna e Reggio Emilia, collaboratore dei programmi culturali della Rai, è stato autore tra l’altro di “Vent’anni al 2000” (storica l’intervista con Italo Calvino). È presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, della Fondazione Filippo Burzio, del Consiglio scientifico della Fondazione Cesare Pavese, del Comitato dei Garanti del Polo del ‘900. Dirige il Festival Passepartout di Asti e la collana “Classici del giornalismo” di Nino Aragno Editore.  L’ultimo libro è ”Il Pappagallo e il Doge”.
Maria Elena Spagnolo
Giornalista professionista, collabora con il canale televisivo Euronews. Laureata in “Relazioni Internazionali e tutela dei diritti umani”, ha scritto i suoi primi articoli per il settimanale La Voce del Popolo. In seguito ha lavorato per le pagine torinesi di La Repubblica e per la redazione Esteri di LaPresse. Tra le sue esperienze anche le collaborazioni con il quotidiano La Stampa, l’agenzia di stampa cinese Xinhua e i canali televisivi France24 e Arte.
Stefano Tallia
giornalista professionista, è nato e vive a Torino dove lavora nella redazione della Rai. Ha iniziato la sua carriera a “Repubblica”, successivamente ha lavorato a “L’Adige” e nella redazione esteri de “La Stampa”. Ha pubblicato “Ricordi quelle sere in piazza Sabotino”, “Una mattina ci hanno svegliati”, “Toro come un romanzo” con Michele Ruggiero e Diego De Ponti. È autore con Stefano Rogliatti del documentario “Dust, la seconda vita”. È segretario dell’Associazione Stampa Subalpina.
Lorenzo Tondo
È giornalista e corrispondente del “Guardian” per il quale si occupa di Sud Europa e di temi legati alla crisi migratoria. In passato ha collaborato con “The New York Times” e “Time”. Dal 2010 al 2015 ha lavorato nella redazione di “La Repubblica” a Palermo, dove ha ottenuto numerosi riconoscimenti con le sue inchieste. Nel 2015 si è aggiudicato il premio nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava Giovani e nel 2016 il premio internazionale ”Maria Grazia Cutuli” come giovane giornalista siciliano emergente. Per la Nave di Teseo ha scritto il suo primo libro, “Il Generale“.
Ugo Tramballi
È nato a Milano nel 1954. Ha iniziato la carriera di giornalista nel 1976 al Giornale di Indro Montanelli; dal 1983 inviato speciale in Medio Oriente, India e Africa e corrispondente di guerra in Libano, Iran, Iraq, Afghanistan e Angola. Tra il 1987 e il 1991 corrispondente da Mosca. Dal 1991 global correspondent ed editorialista di affari internazionali al Sole 24 Ore.Consigliere scientifico e responsabile “India Program” dell’Istituto di Studi per la Politica Internazionale di Milano, membro dell’Istituto affari internazionali di Roma, del Centro italiano per la pace in Medio Oriente di Milano, Media Leader del World Economic Forum.Libri: “Dentro l’India, gli uomini e le città”. Con Antonella Scott “Quando finirà l’inverno. Viaggio nella Russia del dopo Eltsin”. “L’ulivo e le pietre. Israele e Palestina: Racconto di una terra divisa”, “Israele. Il sogno incompiuto”. Premi: “Il Premiolino”, “Colombe d’Oro per la Pace”, “Max David”, “Barzini”.


Lo Statuto dell’Associazione

Lo statuto dell’associazione (in formato pdf) è scaricabile dal seguente link:
https://www.premiomimmocandito.org/wp-content/uploads/2019/03/Statuto.pdf