“Mimmo Càndito – La storia di un super eroe”

Un libro per bambini scritto da un preside

Si pensa alla figura di un preside, e l’immaginazione vola al profilo severo del dirigente un po’ arcigno, nei nostri tempi anche alquanto carico di guai. Maurizio Carandini, dirigente scolastico nell’Alessandrino, sfata luoghi comuni consunti con le sue attività parallele, come questo librino immaginifico, svelto, romantico e inconsueto, scritto per gli alunni delle ultime classi delle elementari e per le scuole medie. Un libro di cui parlo con affetto, visto che sono coinvolta nella trama come moglie (reale) del protagonista, e firmo addirittura la postfazione. Per la memoria di Mimmo, il prof. Carandini ha fatto molto più di me: non solo il libro, ma è sua anche l’idea e la cura della mostra fotografica “Con la guerra negli occhi” che sta girando l’Italia.

“Mimmo Càndito – La storia di un supereroe”, narra di una ragazzina di Tripoli, Jamila, che chiede qualche soldo ai rari passanti per le vie distrutte dalla guerra in atto. E’ quasi fatale l’incontro della piccola con quel gigante buono che appena arrivato in città comincia la sua perlustrazione, per capire che cosa stia accadendo. Indossa una giacca come quella dei pescatori, con le tasche piene di caramelle, scrive Carandini. Il giornalista supereroe finirà per riportare a casa dalla mamma la piccola Jamila, in un momento di pericolo, e condividerà il cuscus con la famigliola.
Un piccolo episodio che racconta il vero Mimmo quando si muove sul fronte delle mille guerre che ha vissuto, attento alle dinamiche politiche e belliche ma sempre con gli occhi rivolti all’umanità e ai bambini che dei conflitti sono vittime incolpevoli. Alcuni dei suoi articoli più intensi dai fronti, apparsi su “La Stampa”, hanno per protagonista l’umanità, l’infanzia, la miseria del mondo. Il libro è illustrato dai deliziosi quadretti di Emma Gambetta, che firma anche la copertina.
Carandini con questo lavoro paga anche un proprio pegno di nostalgia per una patria non vissuta, essendo nato a Tripoli e portato a casa in Italia quando aveva soltanto 13 mesi. Nel testo egli arricchisce il suo vigoroso, affettuoso disegno della personalità del protagonista, traendo esempi dai suoi libri. Ne racconta la lotta al tumore attraverso l’episodio delle 55 vasche nuotate con furore in un momento particolarmente difficile; e traccia anche per sommi capi la storia dell’affascinante quanto pericoloso mestiere del corrispondente di guerra, a partire dall’irlandese William Russell. Che quel lavoro inventò di sana pianta, inviato dal Times di Londra alla guerra di Crimea: “L’obiettivo era avere notizie di prima mano delle operazioni belliche, senza la retorica e le verità di comodo di solito affidate alla stampa dagli organi ufficiali”. Questo è il mestiere del giornalista, e tale è rimasto anche nell’evolversi delle tecnologie.

Marinella Venegoni

(Per chiedere come acquistare “Mimmo Càndito – La storia di un super eroe”, scrivere a www.grappolodilibri.it. Il costo è di 13 euro)